Perché ti vesti male ai matrimoni (e ad altri eventi più o meno formali)

Come vestirsi a un matrimonio: l’eterno dilemma

Le restrizioni nel periodo della pandemia hanno fatto sì che molte cerimonie fossero rimandate e, quando è stato possibile ricalendarizzarle, molte persone hanno optato per una lista più ristretta di invitati, per la sicurezza di tutte le persone coinvolte: per questo, forse, negli ultimi due anni ti sarà capitato meno di frequente di ricevere inviti a matrimoni, ma attenzione, adesso che lo stato di emergenza è cessato le partecipazioni torneranno a fioccare e non dovrai farti cogliere in fallo!

Vestirsi a un matrimonio: perché è così facile vestirsi male?

Fondamentalmente, ai matrimoni ci si veste male per due motivi principali:
– NON SI TROVA IL PIACERE DI “VESTIRSI A FESTA”
– C’È TROPPO ENTUSIASMO ALL’IDEA DI “VESTIRSI A FESTA”

Quando non trovi il piacere di “vestirti a festa”

Magari prediligi un look casual e non porti i tacchi (oppure in giacca e cravatta ti senti un damerino, perché anche gli uomini possono avere la stessa difficoltà nello scegliere un outfit da cerimonia, anche se in questo post parlerò sempre al femminile non vuol dire che questa guida non vada bene anche per i maschietti). Oppure non vuoi spendere per capi scomodi che porterai per un giorno solo, e quindi fai un mix di ciò che hai già e qualcosa che scovi all’ultimo momento in un negozio qualsiasi.

Gioca d’anticipo: tieni nell’armadio (o procurateli, appena ne hai l’occasione) dei capi o accessori speciali che ti fanno sentire a tuo agio, formali al punto giusto, tenuti bene, intorno ai quali far ruotare il tuo outfit delle grandi occasioni.

Scopri cosa ti sta bene, a prescindere dall’occasione formale, e tienilo presente. Come faccio a scoprire cosa mi sta bene? Puoi seguire i profili di consulenti di immagine, che ti indicano i colori migliori in base alla tua stagione armocromatica (Lara Quaranta è la mia preferita e non vedo l’ora di fare una seduta con il suo nuovo metodo d’analisi, ma intanto se ti va puoi dare un’occhiata alla mia esperienza con lei di qualche anno fa) e i capi che ti stanno bene in base alla tua body shape (AnnaVenere di Moda per Principianti fornisce gratuitamente questo tipo di analisi).

Accertati di avere ben chiaro quali sono gli abiti formali adatti alle varie occasioni: ogni cerimonia, a seconda dell’orario e del luogo, ha un certo grado di formalità. Sì, sto per tirare in ballo il galateo. Non ti allarmare. Non si tratta di una serie di norme rigide che vogliono renderti la vita impossibile, ma al contrario, semplificartela. Elisa Motterle può essere illuminante da questo punto di vista: sul suo blog dà un sacco di istruzioni sempre più facili da seguire a mano a mano che le metti in pratica, e sul suo profilo Instagram offre tantissimi spunti quotidiani. Ha anche dei corsi molto specifici sulle cerimonie, io non vedo l’ora di seguirne uno (vorrei farlo in presenza per conoscere Elisa di persona, intanto però ho letto il suo libro, Bon Top Pop)

Inoltre, più conosci gli sposi e gli invitati, il luogo in cui si svolgeranno cerimonia e il ricevimento e il tipo di attività che ti aspetta (buffet in agriturismo o cena nel ristorante più lussuoso della città), più sarai in grado di modulare l’eleganza: ricordati che, la maggior parte delle volte, in queste situazioni è meno imbarazzante essere leggermente overdressed che underdressed (non posso che citare AnnaVenere).

Inoltre, tra stare scomode e a disagio tutto il giorno e vestirsi come se stessimo andando a fare una scampagnata ci sono tantissime soluzioni intermedie: i tacchi sono qualcosa che proprio non tolleri? Ci sono tante scarpe basse eleganti che potrai valutare senza mettere a rischio il tuo osso del collo! Tieni presente che talvolta fare uno sforzo è indispensabile per raggiungere un certo grado di formalità, ma al giorno d’oggi le possibilità sono infinite e ci rendono la vita molto più semplice, quindi se vivi in sneaker puoi scoprire che un paio di oxford è ugualmente comodo, se ti sarai data il tempo di guardarti intorno e provare qualche modello!

E se ho due matrimoni nello stesso periodo? Non è detto che tu debba sfoggiare due outfit completamente diversi, a meno che non siano gli eventi a richiederlo (esempio: matrimonio in spiaggia con picnic in pineta e matrimonio super formale con cerimonia e ricevimento in un palazzo d’epoca).
In generale, potrai indossare gli stessi capi, variare gli accessori e cambiare qualche elemento del tuo look. Se avrai organizzato bene ciò che compone il tuo outfit del giorno, a questo punto potrebbe anche essere divertente: vestirti in un modo un po’ diverso dal solito può farti scoprire lati di te che non conoscevi!

Quando hai TROPPO ENTUSIASMO all’idea di “vestirti a festa”

Finalmente potrò indossare la mia borsa firmata! È l’occasione giusta per sfoggiare la mia abbronzatura! Spero che tutti si accorgeranno di quanto sono dimagrita!

Questo tipo di aspettative, più che legittime nella vita di tutti i giorni, sono cattive consigliere quando si tratta di partecipare a un evento formale in cui non è previsto che siamo noi al centro dell’attenzione. E quindi la maxibag logata potrà non essere l’accessorio più indicato per una cerimonia elegante, la tuta modello jumpsuit bianca e scollata sulla schiena non va d’accordo con una funzione religiosa e il miniabito super aderente farà notare gambe toniche ed ego spropositato (true stories, posso fornire prove fotografiche in privato).

In vari modi e per vari motivi, non tenere conto che lo scopo di un invito non è darci un palcoscenico su cui esibirci ci può esporre a situazioni imbarazzanti, dove a volte viene perfino messa in dubbio la nostra buona fede. Ricordati che negli album di nozze le foto rimangono a imperitura memoria, e tra l’essere vestiti maluccio e l’essere abbigliati in modo irrispettoso per il luogo e per gli sposi, non c’è bisogno di dirti cosa verrà giudicato con più severità.

Questo non vuol dire che, se siamo persone che trovano un genuino piacere nel vestirsi in modo molto personale, dobbiamo per forza allontanarci dal nostro stile per conformarci alla massa in un modo che ci mortifichi!

La conferma che trovare un compromesso tra il nostro gusto e la formalità dell’occasione è più facile di quanto pensiamo l’ho avuta anni fa, quando una delle divise degli adolescenti era il look emo: la figlia quindicenne di una conoscente, che non si staccava mai dai suoi felponi informi, si presentò a un matrimonio con un abitino tipo quello di Mercoledì Addams e il suo solito trucco goth rimodulato ad arte. A prima vista non sembrava neanche lei, perché rivelava qualcosa di sé un po’ diverso da come eravamo abituati a vederla, ma era PERFETTAMENTE sé stessa, ed era meraviglioso vederla a suo agio, appagata per avere scoperto un nuovo modo di vestirsi, una nuova possibilità.

E sai cosa mi ha raccontato la mamma? Che dopo aver passato l’adolescenza a farsi travestire da bambolina dalla propria madre quando dovevano fare bella figura ai matrimoni, si era giurata che non avrebbe mai interferito troppo con le decisioni di look della figlia; di fronte a quell’occasione si erano armate di pazienza, lei aveva spiegato alla ragazzina la necessità e la bellezza di vestirsi in un modo più formale in certe occasioni, avevano fissato insieme dei confini (vorrei che tu rinunciassi ai jeans strappati e al ciuffo da davanti gli occhi, ok posso provare a mettermi una gonna ma solo se nera, al massimo blu) ed erano andate insieme per negozi, con calma, facendosi aiutare da una commessa con i piedi per terra ma senza perdere di vista gli accordi che avevano preso a casa. In quel modo si erano addirittura divertite, avevano sperimentato insieme quanti modi ci siano di esprimere la propria personalità attraverso l’abbigliamento, anche quando dobbiamo adattarci a certe necessità formali.

Non so se la piccola Mercoledì abbia cominciato a portare le gonne più spesso, da allora, e che tipo di giovane donna sia diventata da quel giorno, ma quando guardo le foto e vedo il suo sorriso divertito penso che di sicuro dopo quell’esperienza avrà capito che si può essere sé stessi davvero ogni giorno, se dedichiamo del tempo alla conoscenza di sé e all’esplorazione delle possibilità espressive che abbiamo a disposizione.

Per concludere: non c’è un unico modo di vestirsi a un matrimonio in primavera, ma infiniti modi, che dipendono da come siamo nella vita di tutti i giorni, dal tipo di evento in cui siamo coinvolti e dal tipo di dress code che richiede, da ciò che ci sta bene addosso, da ciò che amiamo indossare, dal meteo e dalla nostra sensibilità al caldo e al freddo, dal budget e dalla vicinanza con gli sposi (la madre della sposa sarà sempre più sotto i riflettori rispetto a una compagna dei tempi dell’università, a meno che non sia la sua migliore amica/testimone/con un ruolo rilevante all’interno della cerimonia o del ricevimento).

E adesso andiamo a festeggiare, forza che la stagione dei matrimoni sta per iniziare anche quest’anno!

6 commenti su “Perché ti vesti male ai matrimoni (e ad altri eventi più o meno formali)”

  1. Irene il tuo articolo, mi ha fatto sorridere, è propio così ai matrimoni si vede di tutto,
    ma le regole sull’abbigliamento esistono ancora.
    Grazie Wu Otto.

    1. Grazie a te! In effetti la varietà è una cosa bella e avere la possibilità di esprimersi attraverso l’abbigliamento è magnifico, solo che per continuare a fare buon uso di tanta abbondanza di scelta bisognerebbe continuare a tenere presente il bon ton, materia in cui le nostre mamme e nonne erano sicuramente più ferrate di noi! 🙂

  2. Matrimonio in vista per fine maggio… un dimagrimento abbastanza consistente ha reso inutilizzabile gran parte del mio armadio, compresi abiti da festa… mi tocca prendere qualcosa e sono decisamente nella prima categoria 😀

    1. Ciao Phileas Fogg, che super nome, complimenti! <3 Mi piace tanto parlare di questo argomento quindi mi lancerò in qualche consiglio non richiesto, spero di non annoiarti! 🙂

      Intanto, se il dimagrimento è stato voluto e adesso sei soddisfatto del risultato che hai raggiunto, potresti farti accompagnare per negozi da questo stato d'animo (a piccole dosi, se non ami fare shopping!) per affrontare il compito con più leggerezza. Se hai qualche abito da festa ormai troppo grande in cui ti sentivi bene e hai voglia di scoprire se può essere riadattato, potresti fare due chiacchiere con una brava sarta. A me questa opzione piace sempre molto perché è anche più sostenibile, meno costosa e meno stressante rispetto all'acquisto di nuovi vestiti in blocco: a me piacciono i vestiti, ma non sempre mi piace andare per negozi, è per questo che trovo tanti escamotage! Spero che tu trovi un po' di spunti per il futuro del tuo armadio, un abbraccio!

      1. Ti ringrazio. In effetti potrei partire provando a capire se il vestito ormai grande è recuperabile. Ormai scartiamo quasi a priori l’ipotesi di recuperare, riadattare… per buttarci sul nuovo acquisto. Dobbiamo un po’ ripensare le nostre abitudini.

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