Buongiorno ragazze!
Questa settimana il post del mercoledì è slittato al venerdì perché da quando sono rientrata dalla Spagna ho dovuto recuperare qualche arretrato e mi sono trovata alla fine della settimana col fiatone! Oggi vi voglio parlare di un’esperienza che risale alla fine del 2016 (mamma che capelli corti che avevo!) ma che è ancora viva nella mia memoria: la visita al museo aziendale di Rancé, a Milano.
Tutto è iniziato a settembre 2016 a Pitti Fragranze, dove mi sono soffermata al loro stand attirata da un’atmosfera sognante e di un’eleganza di altri tempi. Era come se un cassetto della mia memoria si stesse aprendo senza che io mi rendessi bene conto del motivo, che ho capito poco dopo; sono stata invitata ad accomodarmi, ad annusare e ad ascoltare la bellissima storia della famiglia Rancé, che nasce come produttrice di guanti profumati nella Grasse del 1600 e che poi da dopo la Rivoluzione Francese si dedica esclusivamente all’arte della Profumeria. Monsieur Rancé diventa addirittura il profumiere di fiducia di Napoleone, per il quale crea”Le Vainqueur”, “L’Eau de Austerliz” e “Triomphe”. Negli anni l’azienda si trasferisce a Milano, dove è ancora gestita dai successori della famiglia con metodi di lavorazione più moderni che non dimenticano la tradizione e la cura che ha contraddistinto l’esordio e lo sviluppo della maison dalle sue origini.
Ho scoperto che c’è un’accuratissima ricerca tesa a rinnovare il packaging dei profumi in modo che, pur guardando al futuro, riescano a tenere ben saldo il collegamento con l’immagine della tradizione, ed è forse per questo che la mia memoria è stata così stimolata quando ho incrociato lo stand di Rancé: mia nonna aveva molti dei loro saponi nei cassetti della biancheria e in bagno, e quel gusto un po’ retrò mi si deve essere impresso nelle retine e nel cuore perché a distanza di più di 20 anni la sensazione che mi dà è ancora intatta, e parla di cose belle, eleganti, profumate e serene.
Quando sono stata invitata a visitare il museo aziendale a Milano ho accettato con entusiasmo: da lì a poche settimane infatti avevo in programma un weekend a base di Fashion Camp e jazz, così ho preso un appuntamento alla velocità della luce. L’esposizione infatti si trova nel quartier generale dell’azienda, in via Lombardini n. 10 (zona Navigli, a due passi da Porta Genova), e non in un locale aperto al pubblico, ma se siete particolarmente interessate a una visita basta scrivere all’indirizzo rance@rance1795.com presentandovi e chiedendo di fissare un incontro. Lì si può ammirare come l’immagine di Rancé si sia evoluta, mantenendosi coerente con se stessa, negli anni, apprezzando chicche come i campionari dei vecchi commessi viaggiatori o l’ultimo esemplare del cofanetto di porcellana che conteneva la fragranza “l’Impératrice” che François Rancé creò in onore di Joséphine Bonaparte.
Nel suo stare al passo coi tempi, Rancé ha creato negli anni anche delle linee per l’igiene personale in confezioni meno sontuose ma di certo non meno curate, che si collocano perfettamente in qualsiasi tipo di stanza da bagno. M. e io abbiamo provato la linea sapone e bagnoschiuma al tè verde, che ci è piaciuta moltissimo sia per la profumazione unisex che per la delicatezza nei confronti della nostra pelle.
Ma questi non sono gli unici prodotti che abbiamo apprezzato: più avanti vi parlerò di un profumo che M. ha eletto tra i migliori che mi abbia mai sentito addosso. Curiose di sapere quale sia? Date un’occhiata al catalogo Rancé e provate a indovinare! 🙂