Cos’hanno in comune Cindy Crawford, Gisele Bündchen, Constance Jablonski, Caterina Ravaglia e Ming Xi? Sono tutte splendide donne, ok. Sono top model, ok. E poi?
Sono tutte arrivate nell’Olimpo delle belle dopo essere state scoperte da ELITE MODEL, agenzia – anzi, network di agenzie sparse in tutto il mondo – che da 40 anni si occupa di scouting e di model management, perché i talenti vanno scoperti e coltivati con costanza e serietà. Non esistono scuole per indossatrici che vi fanno pagare per formarvi o per farvi un book: se un’azienda crede davvero in voi vi formerà gratuitamente, si tratta del loro investimento su di voi e sulla vostra futura carriera.
“La differenza tra una top model e una ragazza carina non è semplicemente il grado di bellezza” – afferma Michaela Goddard-Quesada, Elite Model Look President – “Alcune ragazze sono molto belle ma non fotogeniche, altre viceversa. Ma nulla funziona se non sono abbastanza determinate o se non sono adatte a questo tipo di lavoro. Si tratta di una carriera come un’altra in cui serve molta forza interiore, si deve essere disposte a viaggiare e a vivere in un ambiente molto competitivo”.
Per avvicinarsi alla visione di ELITE, in pratica, dobbiamo sottrarre al mito della modella bella e capricciosa una buona dose di genio e sregolatezza, e aggiungere disciplina e preparazione. Non dimentichiamoci che le ragazze che si affacciano a questa professione sono giovani, MOLTO giovani.
Domenica 7 ottobre ne ho incontrate alcune, durante il bootcamp di Elite Model Look, il concorso internazionale che da 29 anni coinvolge migliaia di aspiranti modelle da tutto il mondo. Dopo aver superato i casting online sono state selezionate prima 25, poi 12 ragazze che la sera dell’8 ottobre si sarebbero di nuovo messe alla prova per scoprire chi avrebbe rappresentato l’Italia durante la Finale internazionale di dicembre a Shanghai.
Ci ha accolte Rita Camelli, Global PR Manager, mentre le ragazze sfilavano in cerchio, testa alta e spalle indietro, altissime, magrissime, concentratissime. Bellezze meno stereotipate di quanto mi sarei aspettata: è consolante sapere che almeno in questo settore resiste la bellezza che graffia anziché la bellezza rassicurante. Giovani come sono, sarebbe molto facile mettere loro in testa che devono essere più simili alla massa, mentre il bootcamp di Elite è servito proprio a tirare fuori qualcosa di unico da ognuna di loro. La riccia dai lineamenti esotici attira subito la mia attenzione, e anche la ragazza col carré: una ragazza che non teme di essere meno femminile coi capelli corti, brava!
Rita mi racconta che in realtà quella ragazza era arrivata con delle lunghe chiome fluenti, ma durante la settimana di “addestramento” è emerso che un taglio più sbarazzino si adattava meglio alla sua immagine. Ed effettivamente, stento a credere che abbia mai avuto un’acconciatura diversa da quella.
Rita ci spiega che durante il bootcamp le ragazze passano la giornata ad allenarsi per il mestiere di modella, e che il resto del tempo lo trascorrono in albergo perché hanno bisogno di riposare ma anche perché, essendo tutte minorenni e sotto la tutela di Elite, vengono tenute sotto stretto controllo. Quella sera avrebbero incontrato i genitori, per avere la carica prima della prova del giorno dopo.
Sotto i nostri occhi, in quel momento, stava sfilando quella che sarebbe stata la regina della finale italiana e forse, a dicembre, la vincitrice assoluta del concorso internazionale.
Oltre che per la vincitrice assoluta ci saranno contratti anche per 15 finaliste. “Ma arrivate a questi livelli, ci spiega Rita, “è raro che le ragazze spariscano nel vuoto. La maggior parte di loro verrà comunque notata e fatta lavorare”.
A questo punto: che ci facevo io là in mezzo?
Ho provato l’ebbrezza di farmi coccolare dai partner dell’iniziativa, Wella Professionals, Make Up Forever e LeRock.
Ma di questo vi parlerò domani, oggi vi lascio con le foto del backstage e della finale dell’8 ottobre:
La vincitrice che rappresenterà l’Italia a Shanghai è Sara Santoro, napoletana di 18 anni, 179 cm d’altezza e studentessa di lingue.
Di lei, Michela Goddard Quensada dice: “Ha un perfetto look da modella, classico ma con quel tocco in più che racconta al meglio la bellezza attuale”.
In bocca al lupo per la prossima sfida, Sara!
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