Estate, sole a picco e voglia di scoprire qualcosa di nuovo: un cappello di paglia, uno zaino in spalla, e siamo subito pronti per esplorare il mondo intorno a noi. Che la nostra meta sia un paese esotico, una metropoli o un angolo della nostra splendida Italia, ogni viaggio inizia con gli stessi, piccoli ma essenziali, gesti: le guide da sfogliare, gli indirizzi da annotare, i documenti di viaggio da custodire, la scelta accurata degli oggetti da portare con sé.
Ma ci sono molti modi di iniziare un’avventura: a volte basta solo usare il proprio naso e lasciare che un profumo ci porti lontano. Les Nez ama farsi ispirare anche dalla letteratura, e spesso dialoga con opere d’arte per la creazione delle proprie fragranze: Let me play the Lion nasce dal naso Isabelle Doyen, riecheggiando le shakespeariane parole di Bottom in Sogno di una notte di mezza estate: “Let me play the lion too: I will roar, that I will do any man’s heart good to see me“.
Chiunque può essere un leone o una leonessa, chiunque può andare lontano: è questo il messaggio non troppo velato di questa fragranza, che inizia con un soffio di incenso che lascia intuire una consistenza robusta, quasi oleosa. C’è l’anice ad alleggerirne i tratti, a ricordare qualcosa di più familiare, una punta di caffè non zuccherato, la dolcezza della mirra, le note legnose che chiudono il cerchio lasciando dietro di sé una scia secca, eppure viva, come un ramo di legno che brucia, scoppiettando. Il sole a picco, la testa che ribolle di pensieri e gli odori intorno a noi che si accentuano e si mischiano. Il sole a picco e la voglia di partire. Quanto manca all’estate?