Correvano gli anni Ottanta e la mia mamma aveva una cartoleria. Ogni singolo nuovo arrivo era passato in rassegna dalla sottoscritta che raramente non se ne innamorava. Così ci siamo ritrovati negli anni Novanta, dopo la chiusura dell’attività, con una considerevole scorta di cancelleria di tutti i tipi, e la sottoscritta che
- non ne voleva sapere di continuare a fare acquisti, al grido di “mi serve per la scuola”
- aveva MOLTE remore nell’utilizzare i pezzi più belli, in particolare i quaderni, proclamandosi in attesa di un’occasione speciale per utilizzarli in modo degno
Nel primo decennio del nuovo secolo ho transitato dallo status di studentessa universitaria a quello di insegnante nel giro di poco tempo (anzi, le due attività si sono sovrapposte in più di un periodo), così non ho mai smesso di avere bisogno di carta, penne, post-it e via dicendo. Però, più di recente, è iniziata l’epoca dei traslochi e dell’insofferenza verso gli oggetti che occupano il poco spazio disponibile, ma soprattutto di quella sensazione che no, l’occasione speciale potrebbe non arrivare mai o forse è già arrivata e non me ne sto accorgendo perché sto guardando altrove. E allora mi sono detta: “Spruzzati quel cavolo di profumo su cui hai sospirato una vita anche se è martedì mattina e passerai 12 ore filate a scuola prima di svenire sul divano alle 22. Mettiti gli slip di pizzo più belli che hai anche se stai uscendo solo per andare a fare la spesa, se hai voglia di indossarli. Usa quelle cartoline di auguri, quelle penne, quegli adesivi: quando saranno finiti conserverai il ricordo del piacere che ti ha dato usarli, e non ti angosciare: ne troverai di altrettanto belli per il futuro. E anche quei quaderni”. La carta si rovina di più, se non la usi, e allora tanto vale usare anche questi benedetti quaderni e block notes per rendere più bella la vita di tutti i giorni.
Allora oggi ho deciso che vi porto a fare un giro del mio bottino, tra le mie tre principali categorie di quaderni: quelli che compro perché mi va (e quelli che mi regalano per un’occasione in particolare), quelli che compro o che mi portano come souvenir di un viaggio, e quelli che ricevo come gadget da parte di questa o quell’azienda. E mentre gironzoliamo facciamo una lista di tutte le cose magnifiche che si possono scrivere su uno di questi bei quadernini, se come la vecchia me hai bisogno di una spintarella per iniziarne uno nuovo.
Iniziamo dalle cose più facili: le vostre passioni.
- Creazioni: che siano pochi appunti per una possibile storia, un verso di poesia che dovrete rielaborare con calma, un lavoro di cucito su cui fare un pensierino, niente è più bello del far prendere vita al vostro ingegno direttamente dalle pagine del vostro quaderno. Niente andrà perso dell’ispirazione del momento, e sarà più facile tenere tutto insieme
- Giardinaggio: con tanto di registro di semine, potature, rinvasi e trattamenti vari
- Libri letti/film e spettacoli teatrali visti: il titolo, l’autore, qualche frase per fissare l’emozione che vi ha dato o qualcosa di più elaborato come una piccola recensione
- Citazioni: se siete appassionate di letteratura, musica, cinema e/o teatro, non si conteranno le parole da voler ricordare (ma si può anche pensare di includervi delle belle frasi dette da qualcuno che fa parte della nostra vita: anche quelle spesso ci toccano molto da vicino)
- Calligrafia: qui è meglio un quaderno in formato A4, con carta scelta con cura, per rendere le vostre esercitazioni quotidiane più piacevoli ma soprattutto più fruttuose
- Profumi: mi rendo conto, questa è una categoria un po’ particolare. Io ho iniziato molti anni fa, per tenere d’occhio la miriade di campioncini che ricevevo in profumeria. Poi ho iniziato a scrivere di profumi e le mie micro-recensioni sono diventati registri olfattivi
Per i viaggi apro un capitolo a parte: io ho una sezione della Filofax in cui ho la lista dei viaggi che vorrei fare, poi ogni volta che ne organizziamo uno inizio un quaderno/brainstorming dove appunto i luoghi che vorremmo visitare, i suggerimenti degli amici, certe informazioni importanti come indirizzi e orari utili da tenere a portata di mano, e poi quando partiamo quello si trasforma anche in una specie di diario di viaggio/raccoglitore di tutte le esperienze che facciamo (che torna a casa bello cicciotto, pieno di biglietti, cartine e scontrini, come piace a me)
Per le più pratiche, partiamo dai classici:
- to-do list: io preferisco un block notes che si alleggerisce pagina dopo pagina, ma anche vedere le pagine piene di compiti portati a termine può dare una certa soddisfazione
- entrate/uscite: non sono un asso in questo, ho altri modi per tenere d’occhio il mio bilancio e registrare le mie spese su un quaderno non mi dà alcun piacere, però per molti è utile!
- regali fatti e ricevuti (+ idee): ottimo per la pianificazione natalizia, quando l’ansia da prestazione da regalo arriva ai massimi livelli, ma da usare come un aiutante fidato che raccoglie un’idea in pieno marzo e la custodisce fino a ottobre, quando il compleanno della vostra amica
- inviti/party planning: a noi piace tantissimo invitare gente a cena. Certo, se una coppia di amici si trattiene a mangiare un piatto di spaghetti dopo una passeggiata nel bosco non ci formalizziamo troppo, ma quando troviamo un filo conduttore alla serata, elaboriamo menu, studiamo come decorare la tavola, allora ci piace anche tenerne traccia
- registro del percorso alimentare: quello che prima avremmo chiamato “diario alimentare”, ma che comprende tutto ciò che facciamo per il nostro benessere, compresa attività fisica, misurazioni e visite periodiche
- calendario editoriale blog/social network: sì, ci sono degli strumenti più raffinati, ma si può iniziare da un quaderno grazioso e tanta buona volontà, ve lo assicuro!
Naturalmente, non di sola organizzazione vive l’appassionata di cartoleria, e allora via di nuovo con argomenti più variopinti:
- brainstorming – un classico. Tutto ciò che vi viene in mente va qui, in attesa di trovare una collocazione. Abbiamo iniziato tutte più o meno così: un pensiero, una citazione, uno schema per fissare come potremmo organizzare una presentazione, la caricatura del vicino in metrò, numeri di telefono e
- immagini d’ispirazione: ho iniziato anni fa a costruirmi dei moodboard stagionali facendo dei collage delle sfilate sulle riviste femminili, e adesso che è arrivato Pinterest è ancora più facile raccogliere ispirazioni su qualsiasi ambito della nostra vita, ma a me fa ancora piacere raccogliere immagini cartacee e talvolta lo faccio
- wish list: si può intendere come lista di oggetti che vorremmo (utilissimo da lasciare in giro in corrispondenza di certe ricorrenze) ma anche come elenco di obiettivi, progetti e sogni
A proposito di sogni! Sapete che in molti consigliano di dedicare un po’ del nostro tempo, al mattino, al ricordare i sogni fatti di notte? Quindi io metterei senz’altro
- sogni notturni – prima o poi lo farò, anzi, se qualcuno sa il motivo per cui viene suggerito non vedo l’ora di saperlo! La conclusione cui sono giunta autonomamente è la possibilità di non partire come un missile al suono della sveglia, ma di coltivare la lentezza e la consapevolezza di sé
Naturalmente al momento non esiste argomento che mi appassioni più di questo:
- le pagine del mattino rimangono un mio caposaldo dopo 8 mesi, anche se in questo periodo il tempo è pochissimo e ho dovuto ridurre il numero delle pagine
- la gratitudine: da praticare ogni sera prima di andare a letto, facendo mente locale sulla giornata, o da usare al bisogno, quando viene voglia di dire “grazie” per qualcosa di bello, per quanto infinitesimale
- i mandala: sì, ci sono interi libri da colorare per adulti in commercio, ma ci sono anche dei bellissimi disegni da scaricare e stampare, che si possono selezionare e scegliere in base a quello che ci ispirano
- il doodling: io sono completamente inibita per quanto riguarda il mio lato manuale, e questo lo vedo come una frontiera lontana, ma non impossibile. Magari sarà davvero il mio prossimo quaderno!
E quindi eccoci qua, sono sicura che avrete trovato qualcosa che già fate ma almeno un’idea su qualcosa che potreste fare, e soprattutto mancheranno molti punti alla mia lista, quindi se vi viene in mente qualcosa da aggiungere scrivetemelo nei commenti, ok? 🙂
Update del 29 aprile 2018:
qualche mese fa ho conosciuto Micaela aka The Paper Coach, di cui mi sono perdutamente innamorata; da poco ha annunciato che da maggio ricomincia il suo 12 journals projects e io ho deciso di seguirlo. Forse metterò in stand-by per un po’ le pagine del mattino, ma di sicuro sono piena di entusiasmo per questo primo journal che partirà a maggio, quello che si chiama My Secret Life, che si articola come un normale diario, solo che occorre inventarsi una vita completamente nuova, immaginando come sarebbero le proprie giornate se avessimo un’altra identità, un altro impiego, un’altra casa… secondo Micaela, allenarci alla scrittura di una vita inventata può aiutarci a far emergere suggerimenti e indicazioni per rendere migliore la nostra via reale:
A volte abbiamo un senso di insoddisfazione o di infelicità che ci accompagna, ma non sappiamo con chiarezza dire che cosa non ci soddisfa o non ci rende felici. Questo esercizio di pensare a una vita inventata, e di scriverne di istinto su un diario, ci può aiutare a chiarire cosa non va. Perché la scrittura “di getto” fa emergere cose che la nostra mente razionale ci tiene nascoste. Quindi giocare a una vita segreta non è un modo per nascondersi e fuggire dai nostri problemi. Ma anzi è uno strumento per indagare con più profondità sulla nostra vita reale e renderla migliore e più vicina a quello che desideriamo nel profondo.
Io non vedo l’ora di iniziare: ho già preparato il primo quaderno che userà, quello firmato Confettis nella prima foto di questo post. Se leggi a fondo il post che dà il via al progetto di Micaela trovi informazioni utili su come si articola e il link per scaricare i freebies e iniziare questa avventura. Fammi sapere se ti ho convinta a partecipare! 🙂
Pingback: Scrivere per lavoro: trovare, mantenere o ritrovare il piacere di scrivere | Cowor-Click Blog