A fine gennaio sono stata a Roma per un corso e, la sera del mio arrivo, ho trovato un clima più gradevole di quello che avevo lasciato a casa e ho avuto voglia di andare a fare due passi. Ho camminato senza una meta particolare finché non mi sono trovata in via del Corso. Che fai, non entri a dare un’occhiata veloce da Sephora? Infatti entro. Scopro che il punto vendita non è eccessivamente grande e caotico, le commesse sono sorridenti ma non impazienti di calartisi sul collo come nella maggior parte delle catene, e scorgo su una parete un angolo dedicato ai profumi di Serge Lutens. Mi viene voglia di comprarmi Jeaux de Peau, che desidero da tanto, e mentre rifletto sul da farsi si avvicina una ragazza per chiedermi se conosco Atelier Cologne e se mi va di provare qualcosa. No, non conosco questo brand ma mi piace ciò che vedo esposto, quindi sì, mi va di provare e soprattutto di sentirne parlare.
Lei inizia col narrarmi una magnifica storia d’amore, quella di due francesi, Sylvie Ganter e Christophe Cervasel, che si incontrano negli Stati Uniti nel 2006, con delle vite che puntano in tutt’altra direzione, e si trovano con un nuovo amore e un nuovo progetto tra le mani. Entrambi li portano a sconvolgere le loro vite precedenti, così Sylvie e Christophe si trovano a lavorare a un concetto nuovo di profumo, che unisce l’idea di Eau de Cologne, che riconduce alle tipiche note esperidate, fresche e leggere, alla persistenza delle concentrazioni maggiori, quelle del Parfum e dell’Absolue. Il termine Atelier porta immediatamente alla mente l’immagine di una sartoria, di qualcosa creato su misura, completando il quadro di un prodotto piacevole da scoprire e da indossare.
Carmen, la mia commessa-angelo custode, mi conduce tra le varie collezioni della casa, Originale, Matières, Métal, Azur e Orient, in cui ogni bouquet e ogni ingrediente sono ispirati da un viaggio o un ricordo. Scopro inoltre che molte delle fragranze possono essere sovrapposte tra loro, per creare infinite combinazioni inedite. A metà viaggio olfattivo so già che non uscirò dal negozio a mani vuote.
Alla fine, faticosamente, scelgo di portarmi a casa Rose Anonyme (bergamotto calabrese, zenzero ed essenza di rosa turca nelle note di testa, cuore di assoluta di rosa turca, incenso somalo e accordo oud, e patchouli, papiro e benzoino nelle note di fondo), perché non ho nessuna fragranza dove la rosa spicca così nettamente e perché in genere la rosa turca è quella che rende meglio di tutte sulla mia pelle.
Con l’acquisto di un flacone da 200 ml si riceve in omaggio la boccetta vuota da 30 ml, perfetta da riempire in vista di un viaggio, con una custodia in pelle che mi ricorda il mondo degli esploratori in epoca coloniale (e che in boutique si può anche far personalizzare con cifre o brevi frasi) – io ho scelto il colore arancio, che richiama tanto Hermès.
Inoltre, con ogni acquisto è compreso anche l’0maggio di un layering duo, con 2 boccette da 7,5 ml. Io, per una serie di fortunate coincidenze, ne ho ricevuti ben due, con quattro delle cinque fragranze della collezione Azur – Cèdre Atlas, Sud Magnolia, Mandarine Glaciale e Figuier Ardent.
Rose Anonyme, con la sua concentrazione al 18%, è imbattibile riguardo a persistenza, e neanche la linea Azur, al 15%, scherza – ma come sempre, il consiglio migliore che posso darvi è quello di provare la fragranza per testarne resa ed evoluzione sulla propria pelle, perché su ognuna di noi possono verificarsi esiti molto diversi. In ogni caso, i prezzi e i formati di Atelier Cologne sono perfettamente in linea coi prezzi del mercato dei profumi di nicchia, e vi rientrano appieno in termini di qualità, originalità e attenzione al particolare.
Che ne pensate? Avete mai provato questi prodotti? Pensate che ne sareste attratte o siete ancora (legittimamente, ci mancherebbe!) troppo affezionate ai nomi famosi della profumeria commerciale per esplorare il mondo della profumeria di nicchia? Sono molto curiosa di conoscere la vostra opinione e le vostre abitudini in merito, fatemi sapere!
L’estate scorsa mi ero comprata la minitaglia di Figuier Ardent da portare in ferie, buonissimo! Adesso però sono curiosa di sentire Rose Anonyme!
Anche a me è piaciuto tanto! 😍 Ho rinunciato a comprarlo in full size perché di fragranze al fico ho ancora da finire quella de L’Artisan, ma è veramente buonissimo!! Rose Anonyme è una bella rosa, moderna, assolutamente non leziosa, ma molto sensuale!!
Ireeeee sono Carmen!Mi hanno appena segnalato il tuo articolo e sappi che è già nella mail box della sede di Atelier Cologne di Parigi!Come è andato l’esame????????????
Ma ciao!! Non sapevo come contattarti ma avrei trovato il modo, giuro! 😉 L’esame è andato bene, tra poco torno! 🙂
Grazie per aver inoltrato il mio post… che emozione! <3 <3
Su fb sono Mia Mia…ti ho chiesto l’amicizia!Fammi sapere quano vieni a Roma!Un bacio grande grande!
Accettata! Non avevo capito fossi tu! 🙂 Ti scrivo presto in privato!! 😍
Non conoscevo questo marchio,la ragazza del negozio si aviccino a invitarmi di provare l’ultima fragranza di Atelier,Pacific Lime ed è subito amore,è come se fosse creato a misura per te,meraviglioso,un misto di lime e noce di cocco,eucalipto e limoni che ti fa rilassare e sognare,la terapia migliore,semplicemente j’adore.