Dopo più di due anni di smaltimento campioni, esperimenti e indecisioni varie, quest’anno ho finalmente comprato un fondotinta: si tratta di Pupa Active Light, ultraleggero e luminoso. Già da un po’, infatti, si era aperta la mia battaglia contro i fondotinta troppo densi e coprenti, che anziché glissare sui difetti li evidenziano, ed eccomi approdata a queste sponde:
La tonalità che ho scelto, dopo essermi consultata a lungo con le mie fidate commesse della profumeria La Gardenia di Piombino, è la n.051; appena applicato sembra follemente scuro per la mia pelle, ma poi si fonde a perfezione col suo tono: lo riscalda, ne esalta la leggera doratura che risulta dalle mie lunghe passeggiate in campagna o in riva al mare, oppure ne stempera il grigiore dovuto da giornate troppo lunghe, troppo al chiuso, con troppa pioggia. La mia collega di francese ha l’abitudine di prendermi il mento tra le dita e farmi i complimenti per il mio incarnato da bambola (non vede i pori, le occhiaie e le macchie… come tutte le persone che ci amano ignora ciò che io non amo di me. Ed è anche per questo che la amo!), e lo ha fatto anche la scorsa settimana, benché più lunga, faticosa e complicata del solito. Merito del mio nuovo fondotinta? Sono sicura di sì. Allora il prodotto amatissimo della scorsa settimana è lui: semplice semplice (io lo applico con le dita, solo in un secondo momento lo aggiusto con la spugnetta, ma non sempre è necessario), come una seconda pelle, quella che brilla non per la lucidità, ma di luce propria.
