Colpo basso da parte di Chanel

Antefatto: 
Ieri intorno alle 12 esco da scuola e lancio un messaggio:

Le risposte non tardano ad arrivare: dopo circa un minuto Rano scrive “Chanel tutta la vita“, AnnamariaBlush, senza esitazioni“, Laura Io voto blush, perché è davvero troppo bello” e SteAssolutamente blush“. 
Ok, quasi quasi mi avete convinta. 🙂
In effetti il contorno occhi mi serve, però sto smaltendo dei campioni e posso ancora aspettare per procedere all’acquisto (inoltre ho ancora 2 buoni del 15% da spendere entro giugno, quindi avrò comunque occasione di risparmiare), mentre, con uno sconto un po’ più consistente e inaspettato come questo avrei proprio potuto farmi un regalo prezioso come il blush di Chanel che, ho deciso, è l’unico pezzo della collezione primaverile che mi fa battere il cuore.
Fonte foto: Make Up Deer
 Con quel sole, poi, bisognava assolutamente festeggiare con qualcosa di colorato.
Deciso: trotterello verso la profumeria, saluto le commesse del mio cuor, sorrido già mentre mi avvio verso lo stand Chanel… e questo è ciò che vedo: 

Non crediate che stia esagerando quando vi dico che lì per lì il cuore mi ha mancato un colpo. 
Poi penso: be’, staranno riallestendo. Ma il resto è tutto a posto, manca solo lo stand Chanel. Anche il cassetto è vuoto. 
Decido di dare un’occhiata in un’altra sede LaGardenia durante il fine settimana, ma intanto apostrofo una delle ragazze: “Eh, mi avete fatto un bello scherzo con Chanel!”
E lei: “Guarda, anche a noi ce l’ha fatto lo scherzo, Chanel!”
Insomma, ve lo dico senza tanti giri di parole: Chanel ha tolto la distribuzione nelle sedi più piccole delle profumerie LaGardenia. Quindi succede che, per una persona come me, residente a metà strada tra Livorno e Grosseto, che nel giro di 30 km e 2 cittadine aveva 4 negozi LaGardenia di cui 2 con Chanel, adesso si trovi i punti vendita più vicini a Livorno e a Grosseto, appunto. 
Ah, e a Portoferraio, ovviamente. Perché tutti i residenti della Val di Cornia non vedono l’ora di prendere il traghetto per andare a comprare Chanel all’Isola d’Elba, ovviamente. 
Per quanto riguarda le profumerie Douglas, sembra che invece la distribuzione sia stata tolta del tutto, e amen. 
La responsabile del punto vendita in cui mi trovavo ieri mi ha confessato che quando è arrivata la notizia una lacrimina l’ha versata. E smantellare lo stand è stato doloroso per tutte le commesse. 
Io, ve lo dico chiaro e tondo, sono sbalordita.
In periodi come questo, in cui basta un click per venire in possesso di cosmetici prodotti e distribuiti dall’altra parte del mondo, l’idea migliore che possa venire a questi signori è quella di ridurre la distribuzione in profumeria? Per cosa, poi? Per donare un’allure di fascino e introvabilità a questi prodotti? 
Non basta il fatto che il prezzo non sia proprio accessibilissimo a tutte le tasche e già questo sia un piccolo lusso per molte di noi?
Ah, già, ma noi che non ci possiamo permettere di avere l’armadio pieno di capi e accessori firmati Chanel, perché dovremmo bearci di status symbol come una boccetta di smalto fregiato dalla preziosa doppiaC? 
Se questa politica dovesse rivelare la volontà di staccarsi un po’ dalle catene per tornare verso le profumerie indipendenti, potrei capire. 
Ma quante sono le profumerie indipendenti che sono sopravvissute, nei piccoli centri?
Se dovesse rivelare un potenziamento dello shop on line storcerei un po’ la bocca, ma potrei provare a capire. 
Ma se fosse solo la scusa per alzare i prezzi, per rendere ancora più inaccessibile quelle boccettine di lusso liquido che ci rendono tanto contente come se avessimo sottobraccio una borsetta firmata, ah no, io non ci sto. 
Voi che ne pensate?
Com’è la situazione distributiva da voi, soprattutto in provincia? 
State notando qualche cambiamento? 
Per il momento, il mio giudizio è sospeso. 
Per il momento, Dior batte Chanel: preferisco i miti che non si autoproclamano dèi, e che non hanno paura di farsi toccare dalla plebe. 
E io mi sono comprata un contorno occhi, ho avuto tanti campioni e tanti bei consigli. 
Ma della folle giornata passata alla Gardenia vi parlerò domani, perché ha un sapore del tutto diverso da questo mio amarissimo sfogo, e merita uno spazio tutto per sé! 

9 commenti su “Colpo basso da parte di Chanel”

  1. Penso che la spiegazione l'hai già scritta tu: ormai basta un click per venire in possesso di qualunque cosa in tutto il mondo.Non credo centri il voler dare un allure di esclusività rendendo difficile reperire il prodotto, ma piuttosto una semplice questione di riduzione dei costi puntando sulla distribuzione diretta nei loro negozi ed on-line.

  2. Gasp! però sta cosa dell'online.. non si fa che incrementare le spedizioni di pacchi, e quindi il trasporto su gomma, e lavorano gli spedizionieri, mentre negozi e commesse sempre più a spasso. Le case produttrice risparmiano, così il loro utile netto è sempre maggiore. E non credo che le vendite siano diminuite per la crisi…

  3. Guarda, poi può darsi che io cambi idea in seguito, ma col cavolo che comprerei Chanel online! Tu hai voluto smettere di portare i tuoi preziosi prodotti fin qui in provincia? Allora è segno che non vuoi neanche i miei soldi di provinciale! E no, in tempi di crisi le fasce di mercato come questa sono proprio quelle che ne risentono di meno, perché si tende a premiarsi con certi prodotti così speciali.

  4. Ma che peccato! :(Vivendo in una grande città, non considero mai il problema della "reperibilità" di certi prodotti. Eppure hai ragione tu: perchè fare una cosa del genere?Tra l'altro, io ho sempre avuto l'impressione che questi grandi brand costosetti vendessero molto bene in provincia, proprio perchè, essendoci meno scelta, rimane ristretto anche il numero di brand tra cui scegliere per chi queste cose se le può tranquillamente permettere o si vuole fare un regalino speciale.Anche io, se non avessi Urban Decay, Benefit, Mufe, Sephora, Kiko & co. sempre a disposizione, comprerei qualcosa in meno per virare più spesso verso Chanel, Dior & co.Boh, mistero. 😮

  5. Anche a Livorno ci sono solo 3 profumerie che tengono Chanel, credo però che la loro decisione sia dettata anche da come i punti vendita tengono il marchio, se ci sono commesse competenti che sanno vendere quei prodotti, altrimenti nei piccoli centri ci rimettono, perchè il mercato per questi prodotti c'è, avendo lavorato tanto in profumeria lo so. A Pontedera, dove ho lavorato per un periodo, c'è solo una piccola profumeria boutique che teneva Chanel (insieme a tutti i marchi di lusso) e c'era sempre la fila, mentre dalla Gardenia, Limoni e Mariannoud quasi sempre vuoto. Purtroppo quando il marchio collabora con le grandi catene, le decisioni sono sempre massimizzate, non tenendo conto delle singole situazioni.

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