L’altra me, Martino Midali e la vera me.

A volte vedo una vetrina o una foto di moda ed esclamo: “Ecco, così è come si veste l’altra me!” 
Invariabilmente l’oggetto della mia attenzione è composto da un sapiente mix di tinte neutre e di proporzioni. Linee pulite, pochi fronzoli, al massimo uno o due dettagli che dominano l’insieme. 
Io parto sempre da questo ideale di stile, quando vado a fare spese. 
Vorrei essere minimalista, semplice ma d’effetto, spigliata ma accurata. 
Vorrei sussurrare, e farmi notare solo per la mia grazia. 
Invece poi non resisto al senape, al viola, al verde smeraldo, al rosso, al fuxia. 
Né ai modelli divertenti, comodi, simpatici. 
Mi distinguo per il suono della mia risata, perché faccio le facce buffe, perché vado dalla parrucchiera e dico: “Taglia, taglia corto, sbizzarrisciti”. 
Poi, l’altro giorno, sfogliando Elle, ho visto una pubblicità. 
Con una serie di foto come queste due: 
Ecco, a parte che io con un vestito come il primo ci andrei ovunque, mi ci sposerei anche (no, non con quel vestito: con Riccardo, ma indossando quel vestito). 
Il fatto è che, per una volta, quello che ho visto mi ha strappato di bocca la frase:
 “Cavolo, ma così è come si veste la vera me!”
Inutile dirlo: sono andata a vedere sul sito di Martino Midali
Un piccolo paradiso di creatività e buon gusto, 
dove ho trovato molti altri vestiti che la vera me indosserebbe anche a occhi chiusi. 
Ve me faccio vedere alcuni, poi ditemi se, conoscendo me e i miei gusti, non capite come mai il mio cuore ha perso tanti piccoli colpi a mano a mano che scorrevo le foto:

Mi è venuta voglia di conoscere dal vivo questo creatore capace di unire la bellezza alla simpatia, 
il calore alla moda, il colore all’eleganza. 
Capace di invitare all’inaugurazione del suo monomarca di Roma non la solita meteora dello spettacolo,
ma un pilastro della recitazione come Stefania Sandrelli. 
Capace di leggermi così bene nel pensiero.
E niente, qui bisogna andarsi a provare qualcosa, la prossima volta che capito a Firenze. 
Apprendo dal blog di BarbaraOlivieri che a Milano si trova anche l’Outlet (ce n’è uno anche a Torino, apprendo poi dal sito Affari). 
Il problema, a questo punto, è: cosa dico all’altra me? 
Che può andare definitivamente a mettersi in un angolo? 
Credo che glielo dirò, una volta per tutte. 

3 commenti su “L’altra me, Martino Midali e la vera me.”

  1. E' vero tesora: questi vestiti sono proprio "i tuoi"!!!Anche io a volte vedo delle foto sui giornali di moda o in internet di ragazze vestite in un modo che mi piace tantissimo e mi riprometto di provare, ma tanto non c'è niente da fare: il nostro "vero" stile torna sempre fuori e alla fine è meglio così!Baci :-***

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