La storia di Roberta Di Camerino (Giuliana Coen Camerino) è la storia di una donna che nel corso dei suoi 90 anni non si è fatta fermare neanche dalla guerra. Anzi, è proprio durante le persecuzioni razziali, che la costrinsero a lasciare la sua Venezia per rifugiarsi in Svizzera, che nacque quella che poi è diventata la prima it-bag della storia, la borsa Bagonghi:
Tornata a Venezia, Giuliana creò la sua casa di moda, dedicandola alla figlia Roberta (un particolare che non conoscevo è che il laboratorio si trovava in un istituto di rieducazione, e che quindi la signora Di Camerino è stata una promotrice del lavoro come mezzo di reinserimento per le persone emarginate). Da allora la cintura intrecciata a formare una R, simbolo dell’azienda, e Giuliana è diventata per tutti Roberta di Camerino. I suoi abiti e accessori caratterizzati da stampe trompe-l’oeil hanno fatto il giro del mondo, e di sicuro, anche adesso che lei si è spenta, continueranno far parlare di sé ancora per molto.
Le persone di grande gusto creatività trovano sempre il modo di lasciare la loro impronta nel mondo.
Per sempre.
Davvero bella questa borsa!
Grazie per questo piccolo momento di riflessione, non si smette mai di ricordare abbastanza personaggi così decisivi e validi.lalogicadelcerchio.wordpress.com
Non conoscevo i particolari della vita di questa designer e sono rimasta molto colpita soprattutto dal dettaglio della casa di rieducazione.Pero' la Bagonghi la conoscevo… e l'ho sempre trovata semplicemente stupenda.RIP Giuliana.
Sorry darling* too much work* Loved the first bag**
Sono contenta che abbiate gradito questo piccolo omaggio a questa gran donna. Un bacione!Fleur… I miss u a lot!! :**
veramente una degli ultimi creativi veri italiani…una grande! grazie per averla ricordata!
Queste borse sono tutte particolari! Che creatività!