Buongiorno e buon lunedì! Com’è stato il vostro weekend? Il mio tranquillo e rilassante, con il tempo di pensare alle tante cose che sto sbrigando in questo periodo, e pure di prenotare un paio di viaggetti che farò dopo l’estate: il primo a settembre, a Milano, per il Fashion Camp, e l’altro a ottobre, a Berlino con due care amiche. Quest’anno M. e io abbiamo cambiato un po’ i nostri piani e non faremo vere e proprie ferie estive, ma ci limiteremo a fare qualche piccola fuga in giro per l’Italia, così sto già riversando tutto il mio entusiasmo in questi due piccoli viaggi 🙂 Ed è proprio mentre cercavo informazioni sulla mostra di Escher a Palazzo Reale (sì, riuscirò a vederla, dura fino al 22 gennaio 2017) che mi sono venuti in mente i piccoli musei che ho visitato negli ultimi anni, piccoli se confrontati con quelli più celebri, ma senza dubbio grandissimi per la quantità di informazioni, curiosità e bellezze che vi si possono scovare. Allora ho pensato che sarebbe stato piacevole, per me e per voi, ricordarne alcuni che magari potrebbero incuriosire voi quanto hanno incuriosito me. Forse presto andrete in vacanza proprio in una di queste città, e chissà che non vogliate visitare proprio uno di questi musei!
Allora pronte con la carta d’imbarco? Si parte!
Per prima cosa vi porto a Stoccolma, al POSTMUSEUM (Lilla Nygatan 6 – Gamla Stan).
Malgrado sia centralissimo, ha degli orari d’apertura un po’ ristretti (11.00 – 16.00, chiuso il lunedì) ma è davvero delizioso. Oltre a ripercorrere la storia della trasmissione delle comunicazioni dalle origini ai nostri giorni, con tanto di area dedicata alle uniformi dei postini in cui si possono scattare anche delle foto ricordo usando berretti e borse da portalettere (che da da ottobre 2016 diventerà una mostra a sé stante), si ferma a riflettere sul senso stesso della comunicazione, in una mostra interattiva con strumenti per scrivere di vario tipo. C’è anche la sezione The Little Post Office, dove i bambini possono scatenare la propria creatività, ma segue gli orari del museo solo fino al 14 agosto, poi tornerà a essere aperto solo nel weekend. L’ingresso costa 80 SEK (gratis sotto i 18 anni) ma è veramente un posto piacevole da visitare. Consigliato a chi non si stanca mai di imparare e in un museo apprezza anche la possibilità di toccare, fare, creare.
Spostiamoci un po’ più a sud-ovest, ed eccoci ad Anversa, il più recente dei nostri viaggi, un posto splendido in cui abbiamo lasciato un pezzettino di cuore (e anche di fegato, data l’enorme quantità di birra, hamburger e di frutti di mare su cui si è basata la nostra dieta in quei giorni). Il museo di cui vi voglio parlare è il MODEMUSEUM (Nationalestraat 28)
Vicinissimo al centro (ma TUTTO ad Anversa è vicinissimo al centro, forse è anche per questo che l’ho amata così tanto), è visitabile ogni giorno (tranne il lunedì) dalle 10.00 alle 18.00. Il costo è di 8.00€, ma se vi trovate ad Anversa in quel periodo segnatevi la data del 7 agosto: sarà l’ultima delle UNIQLO MoMu Sundays, giornate in cui il brand sponsorizza la visita gratuita della mostra Game Changers, che è quella che ho visto io (è aperta fino al 14/08). Noi abbiamo pagato il nostro ingresso, ma abbiamo ricevuto una cartolina da presentare da UNIQLO per ritirare una maglietta da uomo e una canottiera da donna della linea Airism. Bell’idea, bravi! Ma torniamo al museo: non ha una collezione permanente, ma ospita a rotazione delle mostre a tema in uno spazio moderno e molto plastico, con spazi adeguati a contenere e valorizzare i vestiti in esposizione. La mostra Game Changers ruotava intorno al genio di Balenciaga e a chi ha condiviso con lui la voglia di cambiare le regole del gioco della moda (Paul Poiret, Madeleine Vionnet, Gabrielle Chanel, Issey Miyake, Ann Demeulemeester, Comme des Garçons, Yohji Yamamoto, Maison Martin Margiela). Non ho parole per dire quanto belli fossero certi abiti, ma certo mi sforzerò di dirvi che le didascalie che le accompagnavano erano essenziali, ma molto chiare e funzionali. Perfino M. ha trovato questa esperienza affascinante e soprattutto comprensibile, perché pur non essendo un appassionato di moda è un appassionato di cultura in generale, e attraverso l’analisi del cambiamento dell’approccio degli stilisti nei confronti della silouette femminile si può leggere anche il cambiamento della società in tutti questi anni. E poi, dato che si possono scattare foto, si è sbizzarrito con degli scatti meravigliosi! Consigliato a chi ama l’arte in tutte le sue forme.
Scendiamo un po’ più a sud e ci troviamo a Parigi.
Qui l’offerta è così ampia da essere spiazzante, quindi vi propongo ben due musei molto interessanti, accomunati dalla profonda sensorialità che li caratterizza.
Il primo è il MUSEE DU PARFUM FRAGONARD (3-5 Square de l’Opéra Louis Jouvet)
Anche questo museo si trova sulla rotta dei percorsi turistici più comuni (è a due passi dall’Opéra Garnier), e propone un excursus storico dell’arte profumiera, con tanto di curiosità da ascoltare e da vedere, e interessanti focus sulle tecniche estrattive e sulla comunicazione pubblicitaria di questa affascinante categoria merceologica. L’ingresso è gratuito e la visita si svolge in piccoli gruppi condotti da una guida. Male che vada c’è da aspettare una mezz’ora per la partenza del tour successivo (se non avete problemi ad ascoltare una guida in inglese o francesce non ci vorrà molto, potrebbe esserci da pazientare un po’ per una guida in italiano, ma è comunque garantita), ma ne vale la pena. Il giorno di riposo è il lunedì, ma tutti gli altri giorni si può entrare dalle 9.00 alle 17.30 (il museo chiude alle 18.00). Lo staff è amichevole ed entusiasta, e il percorso si conclude nel negozio Fragonard, dove non si è costretti ad acquistare niente, ma dove comunque arriverete con la voglia di svaligiare il negozio! Consigliato a chi non sa vivere senza profumo
Ora che abbiamo stimolato a dovere l’olfatto, è il momento di far entrare in gioco anche le papille gustative, al MUSEE DU VIN (5 Square Charles Dickens – Rue des Eaux)
Vicinissimo alla Tour Eiffel (e ai migliori ristoranti libanesi che io abbia mai provato), aperto dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00, si tratta di un luogo particolarmente suggestivo perché si trova dentro una cantina a volte del quindicesimo secolo. L’ingresso non è esattamente a buon mercato, perché si parla di 10€ (si viene dotati di audioguida multilingue, anche se mi sembra di ricordare che non esistesse quella in italiano), ma se subite il fascino delle cantine può davvero valere questa cifra. Per me è stata una visita piacevole perché sono cresciuta nella cantina di mio nonno e ricordo certi strumenti e certi aneddoti. Se avete seguito un corso per sommelier alcune delle nozioni esposte possono essere superflue, ma in ogni caso ci sono delle sezioni sulla storia e sulla cultura del vino in Francia che possono essere delle chicche un po’ per tutti. Affascinante la parte sullo champagne (eravamo reduci da una nottata al Crazy Horse, avevamo ancora le bollicine in circolo!), e buona l’idea di fermarci a degustare un bicchiere di vino alla fine del tour. Si può anche prenotare una degustazione condotta da un sommelier o un pranzo al ristorante del museo, ma temevamo di esagerare 🙂 Consigliato a chi ha sempre una buona scusa per bere un buon bicchiere di vino
Ed eccoci di nuovo a casa, dopo aver visitato i 4 musei “off” che più ho amato in questo periodo. No, non mi sono sbagliata, nel titolo parlavo di 4 musei + 1: il mio +1 è un museo di cui vi ho parlato all’inizio dell’anno, il Museo del Cristallo di Colle Val d’Elsa.
Magari trascorrerete le vostre ferie estive proprio qui in Toscana, e in tal caso Colle Val d’Elsa è un’idea splendida. E poi dopo aver imparato tutto quello che c’è da imparare sul vino al Musée du Vin, vuoi mettere la soddisfazione di berne un po’ da un bicchiere di cristallo made in Italy? 🙂 Consigliato a chi è sempre pronta a girare il mondo ma poi è fiera anche delle bellezze e dei talenti del nostro Paese.
Bene ragazze, spero che vi siate divertite a leggere le mie divagazioni dai soliti argomenti beauty: come sapete la cosmesi non è l’unico dei miei interessi, e mi piace dare spazio anche alle altre mie passioni nel mio salotto virtuale. E mi raccomando, se avete qualche consiglio turistico da condividere non esitate a farlo! 😉