Oggi mi sono svegliata con un pensiero fisso: tra qualche giorno tornerò a casa (o quantomeno nell’appartamento di passaggio) e ho ancora qualcosa da mettere a posto. Il salotto è sgombro dagli scatoloni, ma vicino al divano ho lasciato delle buste con dentro tante piccole cose che non avevano un posto preciso nel vecchio appartamento e che mi sono riproposta di non lasciare in giro d’ora in avanti.
Non escludo di far fare un giro di pattumiera alla maggior parte degli oggetti in questione, ma intanto tengo a mente il metodo di mia mamma: scatole per la maggior parte delle cose che hanno qualcosa in comune, e anche per ciò che non ha una casa vera e propria. In attesa che la trovi o per sapere che, anche se in mezzo ad altre cose che non c’entrano niente, è lì e non in giro.
E poi, ci sono scatole, ceste e contenitori che fanno arredamento, e bastano da soli a cambiare l’atmosfera di una stanza… ci avete fatto caso? Già solo questo potrebbe dare il via a infiniti esperimenti di personalizzazione delle scatole più anonime.
A voi il piacere di sbizzarrirvi con la fantasia!
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