Potrei dirvi che avevo programmato questo post come omaggio alla Fashion Week maschile che si è aperta ieri a Milano, ma la realtà è un’altra: che la scalinata dove abbiamo scattato le foto che avete visto la scorsa domenica ci ha fatto venire voglia di giocare e io a un certo punto mi sono ripresa la macchina fotografica e mi sono messa a immortalare il mio Riccardo.
E perché non parlarvi del suo stile, con una manciata di immagini e parole?
Come sapete, Riccardo per lavoro è sempre in tuta (o, d’estate, in costume da bagno… eheh!).
Quando può vestirsi per uscire preferisce jeans o pantaloni dal taglio comodo, non lo vedrete mai con un maglione perché non sopporta la lana, e si sbizzarrisce con scarpe e camicie originali e sciarpe dai colori più o meno accesi. Neanche con gli occhiali da sole si risparmia (questi sono un regalo del mio amico Bernino). Come me, ha la passione per i capispalla.
Come e più di me, crede nel colpo di fulmine: vedo, mi piace, provo, compro.
Facile facile fare shopping insieme. 🙂
Così è stato per il giaccone, comprato l’anno scorso durante una puntatina a Pisa (anche se aveva il dubbio che la lunghezza a metà coscia lo scorciasse un po’, ma poi ha ceduto al primo slancio), e perfino per le scarpe: le aveva notate a Londra, nella vetrina di un negozio di Soho in cui non siamo neanche entrati perché era chiuso. Dopo due giorni ha insistito per tornare in quella zona, e io non capivo perché volesse tornare in un quartiere dove eravamo già stati. Ma quando l’ho visto puntare il negozio con decisione ho capito. E queste in effetti sono le scarpe più particolari, comode e amate che ha.
L’espressione che vedete non è sintomo di serietà, ma la diretta reazione alle mie minacce. Dovete sapere che per molti anni non sono riuscita a fare una foto decente a Riccardo, perché appena gli puntavo addosso l’obbiettivo sfoderava facce degne di un clown. Simpatiche, ok, ma dopo un po’ basta, dai!
Allora sono passata alle maniere forti, e ho brevettato un sistema di minacce fisiche e psicologiche che mi consente un’autonomia di espressioni decenti di una decina di scatti.
Intendiamoci, sorridere non è proibito.
Come potrei proibirglielo?
Quando Riccardo sorride, per me è come se sorgesse il sole:
Poi vabbè, un po’ di “bischero” glielo consento lo stesso: qui inforca di nuovo gli occhiali e si atteggia a modello stile “uomo che non deve chiedere mai”…
Ma poi è più forte di lui: la sua natura è quella di sorridere.
Non sarò certo io a impedirglielo, anzi, il mio desiderio più grande è che non gli manchi mai almeno un motivo per sorridere. E prometto che farò sempre in modo che questo avvenga,
ogni giorno della sua vita.
Giaccone e Jeans EmporioArmani Jacket and Jeans
Scarpe Jo Ghost Shoes
Sciarpa no brand Scarf
Occhiali Italia Independent Sunglasses
Foto Irene Di Natale Pics
Che bell’articolo! Si legge tanto tanto amore nelle tue parole! 🙂
Le scarpe non riesco bene a vederle, ma mi sembrano molto belle, originali ma non volgari o troppo eccentriche. Gli occhiali sono simpaticissimi. Ma l’ultima foto, quella in cui sorride in maniera furbetta, è quella che mi piace di più! Bravissimi entrambi, modello e fotografa!
Una fotina insieme, con l’autoscatto, no? 😀
Non ci abbiamo pensato! Perdono, perdono! 🙂