La scorsa settimana sono ricominciate le attività invernali della Lotus e, oltre che coi miei corsi di scrittura creativa, mi sono cimentata col mio secondo anno di flamenco e nel mio primo anno di teatro danza. Ho rimesso pantaloni che non portavo da anni, mi sono riguardata allo specchio della palestra dopo mesi. Ho visto che le braccia hanno bisogno di essere un po’ rassodate, ma che hanno già ripreso la loro linea. Ho affrontato senza troppo sforzo il riscaldamento di teatro danza: fiato e resistenza muscolare ci sono già, la memoria va ancora un po’ allenata, ma ce la posso fare. Il portamento non mi ha mai abbandonata (almeno quello!). La grazia, l’armonia e la flessibilità torneranno, sono tanti tanti anni che non danzo. Ma è anche vero che davanti allo specchio mi sentivo una farfalla.
Erano ANNI che non mi sentivo così.
Una sorpresa.
E il giorno dopo, la sorpresa bis: mi sono svegliata senza un dolore addosso.
Acido lattico? Questo sconosciuto.
Solo un corpo grato per essersi mosso a ritmo di alcune musiche bellissime.
Il fine settimana milanese è trascorso tra mostre, fiere, corse in metro e tanto, tanto caldo: sono riuscita a fare ogni giorno la mia colazione abbondante prima di gettarmi negli impegni della giornata, poi i miei pranzi sono sempre stati a base di mele e barrette di cereali, mentre le cene a base di amici e golosità più o meno tipiche. Una gran bella soddisfazione sia dal punto emotivo che da quello del gusto!
E poi per la prima volta durante uno shooting ho potuto indossare i vestiti che indossavano le altre, e mi è stato chiesto di passare in showroom a scegliere qualcosa. Questo non fa di me una fashion blogger dal fisico mozzafiato, ma mi fa sentire un po’ più graziosa, questo sì. E vedendomi in foto mi sono resa conto che quei pantaloni che pensavo mi stessero bene, in realtà mi vanno già larghi sul sedere. Per fortuna anche questi sono un’eredità del mio vecchio guardaroba, quasi quasi li porto dalla sarta a farli modificare un po’.
Quando sono tornata a casa, Riccardo mi ha guardato, sorpreso: “Dimagrisci a vista d’occhio!”. Sarà la stanchezza dei giorni milanesi, sarà che a un certo punto la massa magra si pappa la massa grassa ed è tutto più facile… ma le persone che mi hanno vista oggi mi hanno detto che rispetto alla scorsa settimana sono più snella di gambe. Io mi fido, eh!
In effetti i pantaloni che ho addosso oggi li portavo quando avevo circa 7 kg in meno, e ora mi vanno veramente larghi sulle cosce.
Ai miracoli non ci credo, non quando si tratta di diete, e sapete tutte benissimo che questa non era una dieta da miracoli, solo una dieta ricca di buonsenso. Eppure, un po’ mi verrebbe da gridare al miracolo.
Nel dubbio, danzo.
Un bel post da leggere la mattina! Io ho iniziato una la mia trasformazione esteriore dopo aver, per forza di cose, intrapreso quella interiore ed è bello come piano piano ( molto piano) il mio io interiore sta venendo fuori e si dimostra anche nell’aspetto fisico, cosa che prima non aveva mai fatto!
Mi piace moltissimo leggerti, complimenti!
V.
Grazie Vale… interiorità ed esteriorità sono legate a doppio filo, inutile negarlo! I miei molti chili di troppo venivano da un nodo non sciolto dentro di me: nel momento in cui ho deciso che dovevo prendere in mano la situazione del mio peso ho trovato anche la forza di prendere una decisione in merito alla questione interiore. E click… nuovo corpo, nuovo atteggiamento mentale. Poi per consolidare certe cose ci vuole un cammino costante, ma intanto il cambiamento è benefico!