Il 2014 è stato l’anno in cui in assoluto ho scritto meno su questo blog.
Il quale si appresta a compiere 6 anni proprio in questi giorni.
E siccome ne ha viste tante, in 6 anni di onorato servizio, il 2015 è l’anno in cui ripartirà alla grande.
Glielo devo, me lo giuro.
Il 2014 è stato l’anno in cui ho ricominciato a guidare (dopo 15 anni di patente in tasca, finalmente ho anche un’auto sotto il sedere… quella di M.!), l’anno in cui (anche qui, dopo 15 anni circa) ho portato delle gonne sopra il ginocchio, in cui ho lavorato come una matta e per la prima volta mi sono ritrovata due risparmiucci da parte. Ho viaggiato molto poco per il blog (adesso mi vengono in mente solo Firenze, per l’evento Monalys, e Roma da HSE24), ma ho trottato moltissimo per tutto il resto: diverse volte sono stata ospite a Radio Piombino con i ragazzi dell’associazione Lotus e del gruppo Progetto Nero su Bianco, sono stata al carnevale di Viareggio, alla fiera del libro di Pisa e di Roma. Ho piantanto rose nel giardino di M. e alla faccia di quel frignone del Piccolo Principe non ho addomesticato un accidente di niente, se non la bellezza, pura e semplice, alla portata dei nostri occhi. Ho curato la seconda antologia del gruppo di scrittura, abbiamo partecipato alla Fiera del Libro e della Creatività di Venturina Terme con lo stand più rumoroso della manifestazione. In autunno sono stata a Parigi con la famiglia di M. e abbiamo festeggiato il Natale con le nostre famiglie tutte riunite. Per la prima volta, con la sua famiglia, non sento l’esigenza di dovermi difendere.
Il social network che mi ha rapito il cuore: Instagram.
Un colore per il make up: nude per gli occhi, rosso per le labbra. E pochissimo smalto: che me ne farò di tutti quegli smaltini colorati??
Ho imparato a fare un ragù che risveglia i morti.
Ho imparato a usare Photoshop quel tanto che basta per curarmi i volantini di Nero su Bianco.
Ho usato molto poco la mia Canon, ma M. è diventato bravissimo a usarla al posto mio.
Da marzo abbiamo un gatto. Il gatto Pepo è tornato ad abitare con M, con i suoi 15 anni di fusa e miagolii che, devo ammetterlo, a volte ci hanno messi alla prova. Un gatto di seconda mano, ma un usato garantito, come me e M., che malgrado le false partenze dei nostri passati abbiamo ancora un cuore che batte all’impazzata.
Il 2014 è stato il nostro primo anno dall’inizio alla fine: non solo abbiamo festeggiato il nostro primo anniversario, ma abbiamo brindato insieme al suo arrivo ed eravamo di nuovo insieme a salutarlo per sempre. Siamo stati a vedere il concerto dei Metallica a Roma e Papa Francesco all’Angelus in San Pietro, siamo stati poco al mare ma tanto tra i boschi e moltissimo tra i fornelli, dato che siamo diventati imbattibili con la raccolta di more selvatiche e la produzione di marmellate; a marzo ho rischiato di fargli prendere un infarto per avergli organizzato una festa di compleanno a sorpresa, a settembre abbiamo festeggiato il mio compleanno a Berlino e per la prima volta ho fatto un viaggio on the road, insieme a lui, nel nord-est della Germania: sulla spiaggia di Kap Arkona, mentre lui scattava foto al più bel tramonto sul mare della nostra storia, mi sono lasciata schiaffeggiare dal vento e mi sono guardata dentro, mettendo sul piatto quello che ho, quello che non avrò mai e quello che sono in grado di ottenere da me e dalla mia vita, perché i bilanci più importanti quasi mai si fanno a Capodanno, ormai lo sapete. Al 2015 chiedo un po’ di equilibrio, perché proprio non mi manca altro.
A parte il tempo per scrivere, dato che il 2014 doveva essere anche l’anno del mio romanzo,
ma il mio romanzo è ancora in alto mare.
Nel 2015 tengo solo quello che ha davvero un senso per me.
Quello che ingombra, affatica o inquina i pensieri, lo lascio andare, per avere più energia per affrontare le cose importanti.
Voglio recuperare un po’ di rapporto quotidiano con le mie amichette, quelle che so che ci sono sempre, ma con cui mi piacerebbe trascorrere un pochino di tempo in più. Leggere un classico ogni volta che finisco di leggere un autore contemporaneo. Continuare a mettermi gonne e a farmi regali civettuoli. Visitare posti bellissimi insieme a M.
E passare un po’ più di tempo qui.
Me lo devo.
Bentornata! ciao, gaia
Ciao dolcezza! Tanti auguri di buon anno! :*
Brava! In bocca al lupo per tutto! 😉
Grazie! E crepi il lupo… cosa possa augurarti per il tuo nuovo anno? Intanto ti mando un bacio grande! 🙂
Grazie di cuore Irene! Povero lupo… perché lo vuoi far crepare? Da quando ho scoperto che questo detto riguarda la vita animale (nella fattispecie mamma o babbo lupo che portano il lupetto in bocca per proteggerlo dai pericoli), dico sempre “Grazie”, ma non te vne faccio una colpa; ben pochi lo sanno…
Mi chiedi cosa mi puoi augurare per il mio nuovo anno: visto che sono in uno stato di noviziato per un progetto ad ampio spettro (un sogno che per anni è stato chiuso in un cassetto), un “in bocca al lupo per il tuo cammino”, andrebbe benissimo! 😉
Ricambio il bacio grande! 🙂
Oh, eccomi qua! Ho scoperto che da pc non posso rispondere più di una volta ai vostri commenti, mentre dalla app di wordpress ci riesco! 😉
Sì, sapevo dell’origine di questo detto, ma sono un po’ tradizionalista, e anche un po’ pigra: se rispondo “grazie” e poi mi rimbeccano perché ho risposto nel modo sbagliato mi prende un attacco di sbadiglina!! 🙂
In bocca al lupo per il tuo cammino, allora… che il sole splenda su ogni tuo passo! :*
Grazie di cuore! Un abbraccio! :-*
Tanti auguri tesora, perché tutti i tuoi desideri e i tuoi propositi possano realizzarsi!
Un bacione grande :-*
Baci a te dolcezza!! ♡
ciao.. e buon 2015! 🙂
Ciao Marta, un augurio grande a te! :*
Mi sei mancata! :*