Dopo tanto tempo tornano le donne con le idee! Da quando ho creato questa rubrica sono passati ben 4 anni ma sono stata così fortunata da conoscere una quantità esagerata di splendide donne con magnifiche idee, e voglio aprire questo nuovo ciclo di post dedicati alle mie femmine pensanti preferite con un’ospite che negli ultimi 3 anni mi ha fatto rimanere a bocca aperta più di una volta: Babila Bonacchi.
Babila è un arcobaleno di grinta, tatuaggi, capelli anarchici ed estro artistico. Il suo compagno, Lorenzo, è un agente di viaggi e insieme erano già imbattibili anche prima dell’arrivo del loro Telemaco, lo scorso maggio: adesso sono una squadra formidabile. Babila ha un modo molto interessante di stare sui social network, dove esprime al meglio la propria voglia di comunicare, confrontarsi con gli altri e raccogliere il bello e il brutto delle sue giornate in un moodboard costantemente in movimento (fossi in voi inizierei a tenerla d’occhio su Instagram e Pinterest).
Da quando esiste Casa Azul, un posticino pieno di cultura davanti al mare a Follonica (GR), è la curatrice delle mostre del locale (qui trovate qualche cenno sulla sua carriera), e io l’ho importunata all’indomani della sua ultima fatica, la mostra “Parlami di Lei”.
La prima domanda della nostra chiacchierata è stata molto semplice (:D) ma lei non si è scomposta:
- Babila, com’è la tua vita? Com’è la mia vita? Negli ultimi nove mesi legata completamente al mio Telemaco. E per un tipo solitario e che ama la solitudine come me, all’inizio è stato strano avere costantemente un esserino accanto a me. Una sensazione diversa. Al posto del silenzio pianti, bizze ma anche tanto amore. Al momento Telemaco è la mia unica occupazione, quella meno retribuita economicamente ma quella che per ora mi ha dato più soddisfazione. Anche se a volte non credo molto in me stessa, mi sottovaluto e non son mai soddisfatta di quello che faccio, devo ammetterlo: lui è la mia opera migliore.
- Cosa sognavi di fare da bambina? Da piccola sognavo mille mestieri. Ballerina, botanica, artista, venditrice di Postalmarket, scienziata e altro ancora. Nella mia solitudine creavo i miei mondi. Speravo di diventare qualcuno, magari anche famoso.
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Programmi per il futuro? Non so cosa dirti… so solo che per ora, anche se sono superoccupata, lavorativamente parlando sono disoccupata. Spererei di fare qualcosa che mi piaccia, che mi possa dare la stessa soddisfazione che ottengo quando organizzo una mostra come “Parlami di Lei”, perché quando sento dire “Babila il mio lavoro puoi anche cestinarlo, ma sappi che mi son divertita tanto a farlo” per me tutto il resto non conta più niente.
E allora parliamone, della mostra “Parlami di Lei“, un progetto in cui è stato coinvolto un gran numero di donne: prima di tutto Babila ha chiesto ad amiche e colleghe di età diverse (non tutte provenienti dal mondo dell’arte, ma tutte con qualcosa da dire) di esprimere sé stesse, il senso della propria femminilità e del proprio organo sessuale. Il filo conduttore è stato I Monologhi della Vagina di Eve Ensler, il testo che ha dato vita al movimento del V-Day, i cui partecipanti, il giorno di San Valentino, si riuniscono organizzando rappresentazioni di beneficienza. V come Valentino, Vagina, Vittoria.
La mostra è stata inaugurata l’11 febbraio a Casa Azul, accompagnata da una serata ricca di iniziative: le letture tratte da “I Monologhi della Vagina” a cura di Monica Paggetti, Diria Ceccarelli e Benedetta Rustici, un menu a tema e i biscotti-vagina, che hanno fatto furore (brava Lisa Pianigiani! Non sono riuscita ad arrivarci prima che finissero, ma mi hanno detto che erano anche buonissimi!)
Questa la lista completa delle Vagine che parlano di Vagine:
Annalisa “Vuoi sposarmi?”
Azzurra G. “Senza titolo”
Babila Bonacchi “Diario per un bimbo a bordo”
Barbara Boschi “Eat me or Leave me”
BRUTTOTEMPO “La passione di Perseo”
Elena Testi “Vanda 70”
Emanuela Esposito “Blooming – Sbocciando”
Francesca Antonacci “Non è una cosa oscena”
Juls Silvanini “La Valigetta”
Lara Mazzotti “INTUMI’”
Nicoz Balboa “Je suis la”
Paola Pacini “Senza titolo”
Patrizia Pisano “Il fiore violato”
Riccarda Deri “Natura nella Natura”
Sylvie Bovary “Holy-V”
Tania Innocenti “La cosa più dolce”
Virginia Sifoni “Bad Obsession”
E l’ultima, importantissima collaborazione da menzionare è quella di One Billion Rising, la campagna internazionale del movimento V-Day contro la violenza su donne e bambine, affinché San Valentino, proprio perché è la giornata dell’amore, diventi un’occasione concreta di mobilitarsi a favore di quelle creature che nel corso della loro vita hanno esperito l’esatto contrario dell’amore.
Durante la lettura dei monologhi è stata fatta circolare un’apposita urna (anch’essa ispirata all’anatomia femminile) nella quale, in forma anonima, ogni donna presente poteva lasciare un messaggio da parte della propria vagina: io a quel punto della serata ero già a casa perché avevo avuto una giornata pesantuccia, ma quello che è stato letto al termine dell’evento ha riservato molte, molte sorprese, rivelando che la società, anche in provincia, è più pronta di quanto pensiamo alla consapevolezza, all’azione condivisa e al parlare fuori dai denti.
Se siete in zona (o se progettate un weekend sulla costa toscana in questo periodo) siete in tempo fino all’11 marzo per visitare la mostra.
Questi gli orari di apertura di Casa Azul, dove oltre alle mostre ogni sera c’è un evento o un iniziativa interessante: giovedì e venerdì dalle 18.30 alle 1.00 e sabato e domenica dalle 11.30 alle 15.00 e dalle 18.30 alle 2.00. Buon divertimento!
[AGGIORNAMENTO DEL 5 MAGGIO 2018]
Da domani al 6 settembre “Parlami di Lei” fa il bis, a Firenze. Chi si è persa la mostra può recuperare qui