Il mare ti fa bella – Episodio 3: la mente
più rilassate, più vitali, più curiose e talvolta perfino più divertenti.
Qualche anno fa, di ritorno dalle vacanze di Pasqua a Parigi, mi sono lagnata con la mia amica psicologa di quanto mi fosse piaciuta quella Irene vacanziera, e di quanto avesse fatto in fretta a scomparire non appena rientrata in Italia.
La sua risposta è il primo suggerimento che oggi voglio girarvi per primo:
è naturale che in vacanza, senza le sollecitazioni della routine quotidiana, lasciamo spazio alle parti migliori di noi, mentre una volta tornate nell’ambiente abituale tendiamo a riprendere gli atteggiamenti abituali. Non si tratta di entrare e uscire da una parte, ma di rispondere a un riflesso incondizionato. Allora come si fa?
Si possono analizzare quali sono gli aspetti del nostro carattere che si sono modificati durante la vacanza, capire come e perché, e cercare di portare un po’ dei benefici della vacanza a casa con noi.
Esempio: la maniaca dell’ordine (non è il mio caso, eheh!) in ferie accetta di mettere i vestiti in ordine casuale nell’armadio e di uscire senza aver passato la piastra sui capelli?
C’è di positivo che almeno in quel periodo si è data il permesso di essere imperfetta. E che ha scoperto di poter sopravvivere lo stesso. Magari in futuro può darsi lo stesso permesso anche in città, se è quello che desidera, e rilassarsi un po’ anche se le ferie sono lontane.
E se ne volete altri due, e in questi giorni vi aggirate per le campagne toscane, perché stasera e/o domani non venite a trovarci a Montecatini Val di Cecina (Pi), per Quo Vadis?
E’ tutto pronto, è gratis e non ve ne pentirete!
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