Mercoledì 18 luglio: nel pomeriggio parto per Pomarance per dare una mano ai ragazzi della mia associazione a preparare la cena per gli artisti e gli artigiani di
Pomarance In Piazza. Mi diletto nelle discipline del sollevamento
pesi pentoloni, step (sui gradini della sala dove allestiamo la cucina), camminata veloce tra le stradine del paese. Mangio senza sensi di colpa un’abbondante porzione di pasta al pomodoro e, a fine serata, brindo con le amiche con un bicchiere di rosso. Sento di aver già smaltito tutte le calorie in questione, almeno è quello che mi dico per godermi il momento senza pensieri.
Durante la serata assisto alla performance di circo aereo delle
Ninettes, delle quali, oltre alla grazia e alla bravura, mi colpiscono ogni volta, e oggi più che mai, la leggerezza combinata alla forza fisica: corpi minuti, i loro, ma non esili. Una di loro potrebbe perfino essere definita mascolina, ma quando la vedi volteggiare sul trapezio ti scordi tutto: una donna con un corpo in cui si contano i muscoli e non le costole non ha un corpo mascolino, ha solo un corpo docile, agile, UTILE. Voglio un corpo utile, ce la posso fare.
Giovedì 19 luglio: lavoro tutta la mattina con la voglia di schiacciare un pisolino, nel pomeriggio vado al mare con la voglia di schiacciare un pisolino. Cammino un po’, ma avrei voglia di schiacciare un pisolino.
Venerdì 20 luglio: la mia amica Chiara si esibisce in un posto molto bello e prima dell’inizio dello spettacolo prendiamo un aperitivo insieme al suo fidanzato e alla nostra insegnante/amica Gabriella. Mi sento coraggiosa e rinuncio a uno spritz per un analcolico, anche se devo ancora lavorare sul modo di individuare le bevute meno zuccherose, ancora non sono capace e spesso mi ritrovo con delle sbrosce che sanno di bagnoschiuma mixato allo zucchero!
Sabato 21/domenica 22 luglio: sono i due giorni di workshop su corpo e voce tenuto dalla suddetta Gabriella alla nostra scuola di teatro. Non riesco a partecipare attivamente perché ho avuto un piccolo incidente e il mio corpo (sì, quel corpo che voglio far diventare un corpo utile, proprio lui) è martoriato e dolorante, ma partecipo come interprete tedesco-italiano e alla fine di entrambe le giornate di lavoro mi sento stanca come se avessi fatto la maratona -mi chiedo come possano sentirsi tutti gli altri! Mangio regolare per tutti i pasti del week end, in attesa dell’aperitivo e della cena della domenica. Sorprendentemente mi limito a un aperitivo alcolico e poi bevo acqua per accompagnare la pizza. Inizio a stupirmi di me: faccio delle rinunce calcolando quando mi fa più piacere “sgarrare”, così mi godo lo sgarro e non mi sento limitata il resto del tempo.
Lunedì 23 luglio: tornare al tran tran della settimana è difficile, quando hai saltato a piedi pari il fine settimana. Ho la pressione un po’ bassa per via del brutto tempo, sono precipitata in una SPM con gonfiori alle caviglie e lacrima facile. Vedere Grey’s Anatomy non aiuta. Mi sparo una tisana alla liquirizia cercando di calmare nervi e pancia che brontola malgrado la maxi porzione di insalata mista che mi ero preparata per accompagnare il resto della cena.
Martedì 24 luglio: ho il pomeriggio libero e vorrei trascorrerlo a camminare al mare, ma è brutto tempo e io ho un po’ di lavoro arretrato da sbrigare. Mi ripropongo di lavorare fino a un’ora x e poi andare a camminare un’oretta, ma mi capitano alcuni intoppi (tra cui mia mamma che non capisce che Irene chiusa in camera al pc NON equivale a Irene che non sta facendo niente di importante quindi può darmi retta all’infinito) e arriva l’ora di cena senza che io mi sia staccata un minuto dallo schermo. Sono di cattivo umore, ho le gambe gonfie, mi fa male il collo e sento che mi avrebbe fatto bene camminare. Riccardo si offre di andare a fare due passi insieme dopo cena. Ma è veramente stanco e dal modo in cui manovra le posate sul piatto capisco che non posso fargli procrastinare di molto l’ora di andare a dormire. Ma la sua disponibilità a fare qualcosa per me, con me, mi migliora già l’umore. Mi sdraio sul divano, mi massaggio le gambe con un gel rinfrescante e guardiamo insieme una serie tv. Vado a letto meno tesa. Ce la posso fare
Brava Ire, Daiiiiiii:))))
Ali! ^.^
ti seguo sempre anche se non ho un blog…brava, continua così!per l'aperitivo: io ho scoperto il succo di pomodoro, leggermente condito…. zero zuccheri, e inoltre sazia, così una non si ingozza di noccioline e olive! lo adoro… V.
Ciao cara V, grazie per il tuo supporto! ^^Ho parlato proprio del succo di pomodoro con la mia dietologa giusto lo scorso mercoledì: anche lei me lo suggerisce caldamente, come alternativa alle centrifughe di frutta al naturale che non sempre riesco a ottenere. Io ci ho provato, tanti anni fa, e non mi piacque moltissimo, ma ho promesso di dargli un'altra opportunità… è la mia missione del mio prossimo aperitivo! 😀